Guida alla Visita e all'Uso della Documentazione

La documentazione è ripartita nelle seguenti 7 sezioni (“Il Sagittario”; Materiali dei Corsi di Aggiornamento; Materiali di Lavoro; “Viaggio nell’aria”; Convegno Progetto LES; Le 150 foto; Locandina per la presentazione e per una mostra sull’attività svolta). Si consiglia di leggere la presentazione di ogni sezione prima di “clickare” per accedere ai documenti contenuti in ognuna di essa. 

E’ attivo l’indirizzo email arteescienzamanerba@gmail.com per ricevere vostre eventuali osservazioni o richieste di chiarimenti.

 

Sezione n.1 “Il Sagittario”.

In questa sezione  si trovano alcuni articoli (con illustrazioni) apparsi –grazie all’iniziativa e alla cura di Loris Ramponi – su “Il Sagittario”, periodico trimestrale del “Centro Studi e Ricerche Serafino Zani”.

Per ognuno dei tre anni del Progetto è stato pubblicato su “Il Sagittario” un inserto (ovvero una pagina) che in modo molto sintetico descrive e illustra (con alcune fotografie) le attività svolte nel corso di quell’anno nell’ambito del Progetto stesso. Questi inserti sono di agevole lettura e consentono di farsi un’idea delle metodologie adottate nel Progetto e delle attività svolte in ognuno dei tre anni scolastici.

E’ per questo motivo che “Il Sagittario” apre l’intera documentazione.  Ai tre inserti sono aggiunti altri due articoli pubblicati su “Il Sagittario”: una intervista al prof. Gambardella (sulla sua esperienza e sulle sue motivazioni a intraprendere l’attività presso il Circolo di Manerba del Garda) e la presentazione, da parte dello stesso prof. Gambardella, di una delle attività più “spettacolari” realizzata nel corso del Progetto (la realizzazione di un “barometro ad acqua” all’aperto).

 

Sezione n.2 Materiali dei Corsi di Aggiornamento.

Questa seconda sezione contiene i materiali che si è riusciti a rintracciare dei “corsi di aggiornamento” svolti all’inizio di ognuno dei tre anni scolastici del Progetto.  Tali materiali sono tuttavia sufficienti a fornire informazioni più precise sulla metodologia adottata e contengono inoltre alcune indicazioni bibliografiche.

La stessa funzione e collocazione dei corsi di aggiornamento all’inizio di ogni anno scolastico (cioè a settembre) è stata una scelta di metodo molto precisa.  Ai corsi, infatti, sono stati invitati a partecipare tutti gli insegnanti delle scuole coinvolte, e i corsi stessi sono stati impostati in modo da risultare pertinenti e formativi  rispetto a tutte le aree disciplinari.  Essi hanno avuto un carattere prevalentemente esperienziale, nel senso che tutti i partecipanti sono stati coinvolti nel “fare scienza”, cioè nel partecipare attivamente a una serie di semplici e giocosi esperimenti, i quali mostravano al tempo stesso il percorso didattico che sarebbe stato seguito dagli alunni nel corso dell’anno scolastico appena iniziato.

L’intesa con gli insegnanti di area scientifica (fisica, matematica, scienze, biologia) era che, al termine del corso di aggiornamento, avrebbero potuto scegliere se adottare (per il seguito dell’anno scolastico)  la metodologia e i contenuti sperimentati nell’ambito del corso di aggiornamento stesso.  Gli insegnanti che si impegnavano in questo senso sarebbero poi stati seguiti e  più accuratamente formati dal prof. Gambardella nel corso di tutto l’anno scolastico (con incontri settimanali).  Non solo, ma, dopo aver avviato in modo autonomo la sperimentazione con le loro classi , sarebbero stati anche coadiuvati (da Gambardella e Ramponi) nel guidare i loro alunni nello svolgimento di alcuni esperimenti.

Questa impostazione dei corsi di aggiornamento ha avuto l’ulteriore vantaggio di rendere consapevoli anche gli insegnanti di area non scientifica del percorso scientifico che i loro alunni avrebbero svolto quell’anno in modo da potervisi collegare con attività parallele e culturalmente complementari, svolte nelle proprie aree di competenza (per esempio disegnare, colorare e comporre gli “orizzonti locali”, o studiare storicamente i calendari basati sulle osservazioni astronomiche, o esprimere con parole il loro “vissuto” rispetto all’aria, all’acqua o al cielo).

 

Sezione n.3 Materiali di lavoro.

I “materiali di lavoro” sono gli appunti e i documenti forniti dal prof. Gambardella agli insegnanti nel corso dell’anno, in ciascuno dei tre anni scolastici del Progetto. Pertanto essi non hanno una struttura organica come la documentazione presente in altre sezioni, in particolare nella n°4 e nella n°5, ed anche nella n°1 (“Il Sagittario”), pur essendo quest’ultima estremamente sintetica.

Dei vari temi che sono stati oggetto dell’indagine scientifica nel corso del Progetto (vedi Presentazione) quelli curati con maggiore approfondimento e più continuità (nei tre anni) sono da un lato “aria ed acqua” e dall’altro “cielo e orientamento”. Di questi due temi il primo, e cioè “aria ed acqua”, è oggetto della documentazione molto accurata e organica presentata nelle sezioni n°4 e n°5, e quindi suggeriamo al lettore interessato di leggere (o almeno esplorare) prima il contenuto di quelle sezioni e poi, semmai, analizzare questi “materiali di lavoro”. Per il lettore più interessato al secondo tema, cioè “cielo e orientamento”, questi materiali di lavoro sono invece essenziali non solo per conoscere cosa è stato fatto, ma anche per avvalersene (come fonte di ispirazione e guida) nella propria attività didattica.

Un discorso analogo vale per i lettori interessati agli altri temi del Progetto, e cioè “luce”, “suoni” e “misure angolari”, con l’avvertenza che l’attività svolta su questi temi non ha potuto avere la stessa estensione e lo stesso approfondimento che hanno avuto i primi tre temi.

 

Sezione n.4 “Viaggio nell’aria”.

Il “viaggio nell’aria” è un testo di circa 40 pagine (formato A4, spazio 1) che presenta in modo organico pressoché tutta l’esperienza fatta nei tre anni del Progetto sul tema dell’aria e, in parte, sul tema dell’acqua. Esso è al tempo stesso una proposta di attività didattica rivolta a tutti gli insegnanti (di scuola primaria e secondaria) che – condividendo lo spirito e la metodologia del  Progetto – desiderano avviare nella propria scuola una esperienza nella stessa direzione.

Anzi il “Viaggio nell’aria” è stato pensato e scritto (dal prof. Gambardella) proprio a questo scopo, in modo che l’esperienza positiva fatta in Valtenesi nel corso del Progetto, potesse mettere semi e dare frutti nel tempo anche altrove. Ogni insegnante interessato alla proposta potrà valutare il modo in cui giovarsene, essendo possibile ricavarne solo qualche spunto, come anche fare un percorso che occupa un intero anno scolastico. Va considerato, però, che il “viaggio nell’aria” è stato concepito (e sperimentato) come un percorso graduale che va dal semplice al complesso, in modo che partendo addirittura da una condizione di totale inesperienza (rispetto all’indagine scientifica in sé e rispetto al tema) si possa gradualmente acquisire esperienza e diventare capaci di coinvolgersi in ragionamenti, osservazioni, azioni … meno semplici o meno semplificate.

Per esempio, nella parte iniziale del percorso ci si rapporta all’aria solo per comprendere che è materia e per indagare sulla “spinta” che esercita sui corpi con cui è a contatto; mentre più avanti nel percorso si indaga anche sulla relazione tra “volume” e “spinta” (per una certa porzione d’aria) e su quello che accade quando l’aria viene riscaldata (o raffreddata) o quando è “in movimento”.

Quindi gli esperimenti e i ragionamenti proposti lungo il percorso sono da considerarsi propedeutici rispetto agli esperimenti ed ai ragionamenti successivi. Per questo motivo può non essere didatticamente opportuno proporre agli alunni un esperimento estratto dal percorso senza che siano state svolte le fasi precedenti del percorso stesso.  Ciascun insegnante potrà tuttavia valutare cosa è opportuno fare in base al livello di maturità già raggiunto dai propri alunni.

Il percorso proposto potrà apparire principalmente adatto alle classi iniziali della scuola primaria, ma in realtà – in base all’esperienza già fatta – si presta ad essere utilizzato “a più livelli” e in particolare anche nella scuola secondaria, dove diverse fasi del percorso possono essere svolte sviluppando anche aspetti quantitativi dell’indagine (come per esempio la misura della pressione atmosferica).

Sezione n.5 Convegno Progetto LES

In questa sezione sono inseriti tre articoli, cioè tre contributi che il Circolo di Manerba del Garda  ha portato, nel 2002, ad un Convegno (“Reti di Scuole per l’Educazione Scientifica”) promosso a livello nazionale dal LES (“Laboratorio per l’Educazione Scientifica”) dell’Università di Napoli (www.les.unina.it ) e Città della Scienza di Napoli. Questi tre articoli sono preceduti nella documentazione dalla riproduzione delle pagine introduttive degli atti del Convegno e precisamente:  la copertina degli atti, l’indice dei contributi, la struttura del “Progetto LES II anno” e una pagina di introduzione al Convegno.  Si è ritenuto utile includere tali pagine in questa documentazione in quanto mostrano il contesto nazionale in cui si è inserito il Progetto Valtenesi Arte e Scienza  e forniscono al lettore un riferimento ad altre iniziative di sperimentazione didattica e scientifica allora( e in parte tuttora) presenti sul territorio nazionale.

I tre contributi al Convegno del Circolo di Manerba sono:

Giuseppe Gambardella, “Viaggiando nell’aria. Un percorso per la scuola di base”.

Questo contributo presenta semplicemente il “Viaggio nell’aria” della sezione precedente.

Pietro Berini, “Torricelli in Valtenesi”.

Questo contributo descrive l’iter di realizzazione di un “barometro ad acqua”, esperimento svoltosi all’aperto nella scuola primaria  di Puegnago (appartenente al Circolo di Manerba del Garda). Esso è innanzitutto una meravigliosa testimonianza delle qualità umane ed intellettuali di Pietro Berini, e dell’entusiasmo e la cura da lui dedicati al Progetto Valtenesi Arte e Scienza.  In secondo luogo questo contributo è da considerarsi un utile (e affascinante!) complemento al “Viaggio nell’aria” della sezione precedente.

Maria Brocco, “Misuratore di capacità polmonare”.

Questo contributo descrive una “indagine scientifica” spontaneamente promossa nella sua scuola (Moniga del Garda, classe quinta) da una delle insegnanti che ha partecipato attivamente al Progetto. L’indagine è stata sviluppata e portata a buon fine dalla classe con una interazione molto efficace fra insegnante ed alunni. Essa testimonia non solo l’entusiasmo e le capacità dell’insegnante e degli alunni, ma anche l’effetto positivo, di stimolo e di incoraggiamento a creare qualcosa di nuovo insieme agli alunni, che la partecipazione al Progetto ha avuto per tanti insegnanti.

Purtroppo nel caso di altre indagini e attività creative, realizzate da altri insegnanti nelle loro classi (in particolare alcuni progetti a carattere artistico e storico) non abbiamo finora rintracciato una documentazione che consenta il loro inserimento in questo sito (ne fanno tuttavia testimonianza alcune  foto che si trovano incluse nell’ultima sezione).

Sul piano dei contenuti il “Misuratore di capacità polmonare” è anch’esso da considerare un utile (e affascinante per la sua originalità) complemento al “Viaggio nell’aria” della sezione precedente.

 

Sezione n.6 Le 150 foto.

Queste 150 foto, di cui il merito va principalmente a Loris Ramponi, sono anch’esse un prezioso contributo alla documentazione del Progetto, pur essendo al momento prive di didascalie e non ancora raggruppate per argomenti. Esse testimoniano in particolare l’impegno, la curiosità e la gioiosità degli alunni nel partecipare ai tanti esperimenti di cui sono stati protagonisti nel corso del Progetto (in incontri svoltisi in classe, in palestra o all’aperto).

 

Sezione n.7 Locandina per la presentazione e per una mostra sull’attività svolta

Questa ultima sezione della documentazione contiene la locandina della presentazione pubblica dell’ attività svolta e della mostra allestita dal Circolo Didattico alla fine dell’anno scolastico 99-2000.  Ci è parso opportuno inserire anche questo documento perché sia la presentazione pubblica che la mostra (rimasta poi aperta per alcune settimane) hanno avuto un importante significato e un valore educativo:  aggregare nell’ allestimento della mostra gli insegnanti delle diverse scuole e far conoscere ai genitori degli alunni e a tutti gli altri insegnanti, nonché agli sponsor del Progetto, l’attività svolta. La mostra conteneva pannelli con frasi e disegni, ma soprattutto conteneva i materiali creati e utilizzati per gli esperimenti  e le elaborazioni (“arte e scienza”) che agli esperimenti avevano fatto seguito, spesso in collaborazione fra insegnanti e alunni.